CAMMINARSI DENTRO (49): I giorni dell’ira.

La battaglia combattuta contro Beppino Englaro da parte dell’Italia fascista – guidata dal papa tedesco e dal miliardario-che-ride – ha suscitato in me rabbia, odio, risentimento, disprezzo, desiderio di vendetta. Dai primi di febbraio non riesco a rasserenarmi, per l’ondata di violenza che si è abbattuta su di me. Il crescendo, rappresentato dagli atti odiosi di ministri teppisti, che hanno usato il loro potere per impedire l’attuazione di una sentenza definitiva della Magistratura, mentre funzionari che di solito non fanno nulla si sono precipitati a controllare stanze, certificati, protocolli, è stato qualcosa che non dimenticherò mai. Il carattere demoniaco del potere era noto dai tempi di Machiavelli. Che l’uomo sia l’unico animale che sceglie di uccidere lo sapevamo già. La novità è che non hanno bisogno di spararci alle spalle o di usare i loro delatori per colpirci (usano i dossier e le intercettazioni, che poi vorrebbero limitare solo per potersi nascondere meglio loro; tolgono l’ossigeno, tagliando fondi e risorse). Che in Italia il potere sia stato usato sempre contro i cittadini è arcinoto, per tutto il tempo della Repubblica compreso, senza dover andare a scomodare il Fascismo, che ha rivelato l’anima degli Italiani, nazione vile e sottomessa, che torna ad essere vile e sottomessa, indifferente agli attacchi alle libertà, pur di conservare i comfort del consumismo eterno che temono di perdere più di ogni altra cosa. In carcere chiedono solo televisione. Mentre mangiano, seguono avidamente la pubblicità, di cui temono di essere privati. Temono i blackout energetici, perché verrebbero interrotte le trasmissioni televisive: allora, sarebbero costretti a guardarsi in faccia e a parlarsi! Se i loro figli vengono giudicati dalla Scuola, accorrono indignati  a minacciare gli insegnanti, che odiano i loro figli. Se i figli maschi si fanno branco e stuprano una compagna, si affrettano a dare della puttana alla ragazza. Sono pronti tutti a dire che credono in Dio, ma odiano lo Straniero, lo sfruttano e lo tengono in condizione di cattività, gli impediscono di accedere alla cittadinanza, ne disconoscono la dignità umana. Adulterano il cibo. Utilizzano medicinali e cibo scaduti. Non pagano le tasse e godono alla notizia che il loro padrone ha cancellato l’ICI, tassa odiosa sulla casa, che i Comuni usavano per aiutare le famiglie povere, per le mense e per i trasporti… Ora che i Comuni hanno tagliato gli aiuti alle famiglie povere, loro non se ne sono accorti nemmeno. Non hanno niente da rimproverare a nessuno. Ma continuano a credere in Dio, a prendere l’Eucarestia regolarmente, a pregare devotamente, a odiare Beppino Englaro.

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