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NEWSLETTER – 10 ottobre 2008

E’ condivisibile nei principi il provvedimento del governo per la ricapitalizzazione delle banche. Non deve essere però un pretesto per tornare agli anni bui del credito controllato e lottizzato dai partiti. Opportuno che lo stato fornisca capitale di ultima istanza alle banche che ne fanno richiesta: se all’inizio della crisi il problema era la liquidità del sistema, a cui fanno fronte le banche centrali, oggi è anche di solvibilità. I paesi europei tuttavia, non si coordinano e le risposte alla crisi sono ancora frammentate e nazionali. Speriamo che alle riunioni del G7 e del Fondo Monetario di questo fine settimana si trovi un accordo per un’azione coordinata fra paesi. Questa potrebbe anche contemplare una garanzia statale sul mercato interbancario, bloccato dalla mancanza di fiducia tra banche, prima che la stretta creditizia si trasmetta alle imprese. Cominciano a sentirsi gli effetti della crisi sull’economia reale. Bene anche cominciare a discutere su come rimettere ordine nel sistema delle autorità di vigilanza e di regolamentazione dei mercati in Europa, assegnando ad ognuna specifiche competenze. Ecco una proposta.

Vero o Falso? I risultati della lotta all’assenteismo del ministro Brunetta sono miracolosi come proclama
a Domenica In?
Il libro di Roberto Perotti L’università truccata. Pubblichiamo un capitolo sul clientelismo a Bari. Familismo alla Sapienza: Boeri e Perotti rispondono a due docenti dell ateneo romano.


300 parole
Qualcuno ha nostaglia delle Bin di Tito Boeri e Fausto Panunzi
Un passo in più di Luigi Guiso


Audio: Francesco Vella risponde ai commenti “Il coraggio di cambiare le regole”
Video: Tito Boeri a Primo Piano– Rai 3
Francesco Giavazzi a Otto e mezzo – LA7

Notizie dal sito

  • UN’OPPORTUNITA’ PER L’EUROPA di Luigi Guiso e Marco Pagano – Anche se il provvedimento varato dal governo italiano per la ricapitalizzazione delle banche è largamente condivisibile, resta sul tappeto il problema dell’eventuale salvataggio delle grandi banche transnazionali europee. Che hanno un ruolo chiave sia nell’integrazione dei mercati finanziari europei che nella loro stabilità sistemica. La Bce ha affrontato bene uno dei due aspetti della crisi, il problema di liquidità. In Europa manca però una istituzione che possa mettere in atto una risposta organica. Così dopo il fallimento dell’Ecofin, i paesi membri procedono in ordine sparso. Ma la definizione di regole condivise è questione non più eludibile.
  • IL RISCHIO DI SCARICARE IL RISCHIO di Angelo Baglioni – La corsa dei governi europei a garantire i depositi della clientela presso le banche non sembra l’obiettivo giusto: la crisi ha sinora colpito il sistema interbancario. Vi è un problema di aspettative e le banche non si prestano più liquidità. Una situazione molto delicata che apre nuovi scenari. E che potrebbe richiedere anche soluzioni estreme, come l’estensione della garanzia statale ai depositi interbancari.
  • DA WALL STREET ALLA STRADA di Barry Eichengreen – Non basta il piano Paulson per arrivare a una rapida conclusione della crisi. Le cui conseguenze si allargano velocemente da Wall Street all’economia reale. E allora i confronti con la Grande Depressione non sono più solo un esercizio accademico. Sicuramente la Fed e l’amministrazione americana non ripeteranno gli errori del passato. Ma la situazione è anche decisamente più complessa e le soluzioni più difficili. Gli Stati Uniti non arriveranno a un tasso di disoccupazione del 25 per cento come negli anni Trenta, ma al 10 per cento forse sì.
  • I QUATTRO PICCHI DELLA REGOLAMENTAZIONE di Carmine Di Noia – Autorità di vigilanza e banche centrali hanno troppi conflitti di interesse se perseguono più obiettivi contemporaneamente. E oggi il sistema offre un grado di protezione inadeguata agli investitori e mantiene un ulteriore strato di regolazione nazionale che fa perdere competitività a tutta l’industria finanziaria. Una struttura equilibrata potrebbe essere a quattro picchi. La regolamentazione e vigilanza sarebbe organizzata, a livello orizzontale, per finalità. E in modo federale, a livello verticale, con una struttura simile al sistema europeo di banche centrali.
  • VERO O FALSO: I MIRACOLI DI SAN BRUNETTA di La redazioneIn pochi mesi si è registrata una diminuzione di quasi il 50 per cento e non sono un taumaturgo Renato Brunetta, Ministro per la pubblic amministrazione e l’innovazione nel corso della trasmissione “Faccia a faccia” su Radio3. Dichiarazione riportata nell’articolo “Brunetta: io meglio di Padre Pio apparso su La Repubblica”, 3 ottobre 2008;
    Siamo più verso il 50% delle assenze in meno rispetto al settembre del 2007 che verso il 40%”,. ”E’ un miracolo?” ha chiesto Massimo Giletti. Brunetta: “Son diventato un taumaturgo, son diventato San Brunetta”. Domenica in” 5 ottobre 2008.
  • L’UNIVERSITA’ TRUCCATA di Roberto Perotti – Pubblichiamo un capito del libro di Roberto Perotti “L’università truccata” (Einaudi, 183 pagine, 16 euro), in libreria in questi giorni. L’università italiana non si riforma con nuove ondate di regole, prescrizioni e controlli. Serve invece introdurre invece un sistema di incentivi e disincentivi efficaci. Dove sia nell’interesse stesso degli individui cercare di fare buona ricerca e buona didattica ed evitare comportamenti clientelari. Su quest’ultimo aspetto si soffermano alcune parti del libro. Ecco un capitolo.
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