Esiste l’Italia?

Esiste l’Italia?
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“Noi italiani siamo abituati all’idea di non essere una vera nazione. In realtà, a modo nostro, lo siamo più di quanto crediamo di esserlo. Certo non come gli inglesi, i francesi o gli americani, ma, appunto, all’italiana. Forse non avevamo nemmeno il coraggio di dirlo a noi stessi, fintanto che il tema della nazione è rimasto sepolto nel ben custodito deposito delle rimozioni collettive. Poi, negli ultimi anni, la crisi terminale della Prima Repubblica e l’esplosione della Lega Nord ci hanno ricordato la dimensione geopolitica della nostra vita associata. La stessa utilità dello Stato unitario è stata messa in discussione. Infranto il tabù, non è più possibile esorcizzare la questione nazionale”.

Così iniziava l’editoriale del volume di Limes intitolato “A che serve l’Italia” (4/94). Era l’autunno di quattordici anni fa. Oggi quel tema – la questione nazionale – appare ancora più essenziale. Di più: le ragioni che ci tengono insieme come Stato italiano – stiamo per festeggiarne (2011) i 150 anni – sono messe in questione implicitamente o apertamente da una notevole parte dei cittadini italiani. Molti dei quali si chiedono se l’Italia davvero serva, o se invece i loro interessi di sicurezza e di benessere potrebbero essere meglio garantiti in un altro contesto istituzionale – subnazionale e/o sovranazionale – se non addirittura in assenza di qualsiasi vincolo statuale o parastatuale. E si comportano come se l’Italia non esistesse. Nel loro orizzonte geopolitico e sociale, è l’idea stessa dello Stato italiano, e/o della nazione italiana, a essere messa in causa. Insomma: esiste l’Italia?

questo è l’articolo introduttivo dello Speciale Esiste l’Italia?
con cui Limes sta costruendo il volume dell’autunno 2008 dedicato all’Italia.
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Non è possibile immaginare tema più decisivo per una rivista italiana di geopolitica. E’ per questo che nel prossimo autunno vi dedicheremo un volume. In vista di questo obiettivo, e per sondare l’interesse e le opinioni dei nostri lettori, il sito di Limes si apre alle proposte e alle osservazioni di tutti. Nel corso dei prossimi mesi, raccoglieremo le vostre richieste, i vostri articoli, le vostre polemiche. Tutte riferite alla questione: Esiste l’Italia? E, in ogni caso, conviene l’Italia?

Uno dei nodi centrali, cui dedicheremo un’intera sezione, riguarda Milano e il suo rapporto con Roma e con il resto dell’Italia. Perché la questione milanese, come fulcro della questione settentrionale e non solo, è storicamente decisiva per l’assetto istituzionale del nostro paese. Per avviare il dibattito, abbiamo quindi deciso di partire da un testo breve ma stringente di tre giovani amici milanesi – Alessandro Aresu, Moris Gasparri, Matteo Scurati – che sottoponiamo alla vostra riflessione e alle vostre critiche.

Per avviare la discussione a partire dal web e costruire insieme il volume di Limes sulla questione italiana, contiamo sulle vostre idee!

Grazie fin d’ora

Lucio Caracciolo

La responsabilità italiana: editoriale del numero 1-2/1993

Alla ricerca dell’interesse nazionale: incontro con Angelo Panebianco, Ernesto Galli della Loggia e Gian Enrico Rusconi – Da Limes 1-2/1993

Perché contiamo poco: colloquio di Lucio Caracciolo con Francesco Cossiga – Da Limes 3/1995

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