DARE UN VOLTO ALLE COSE (11): Riconoscere volti nella folla

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«… Mi sono assolutamente convinto che il volto è una finestra, una sorta di oblò attraverso il quale si può guardare fuori e si può entrare dentro, e dal quale, ugualmente, si riversa una luce sulla terra. Ed è per questo che il volto possiede una prospettiva inversa: attira dentro e al tempo stesso cerca di uscire, avanza e attacca; guardando un volto, non sai in quale mondo vivi e quale dei due sia il più grande, inghiotti questo fiume e insieme ti lasci trasportare da esso…
In breve, il volto viola tutte le leggi spaziali. Esso è come un paravento sottilissimo, trasparente in tutti e due i sensi: verso lo spirito e verso la materia…
Sul ritratto e sull’icona si potrebbe scrivere una dissertazione dal titolo: Il mondo visibile in un volto

(ABRAM TERZ, Una voce dal coro, GARZANTI, 1982, pp.96-97)

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