Lo sapevamo. Elogio della natura umana (maschile).

La natura umana maschile è  (diventata) costituzionalmente tragica, segnata com’è dalla scissione a cui è costretta dalla morale sessuale corrente: al di fuori del sesso facile da discoteca, nelle relazioni eterosessuali il ragazzo sperimenta spesso il diniego, che è giustificato dal disprezzo per la sua tendenza a desiderare tutte le donne, ogni donna che gli si pari davanti! A poco vale dire che è così perché la natura ha fatto così i maschi. Subito dopo, a che vale dire che sulla natura così fatta si innesta la cultura, la personalità individuale, le propensioni e le attitudini del singolo, la personale sensibilità, la scelta? che scegliere una donna e nello stesso tempo non essere insensibili alle grazie delle altre donne non significa tradimento o, peggio ancora, essere sporcaccioni? Il risultato che si ottiene con la negazione della natura umana maschile è questo: il ragazzo negherà ogni interesse per le altre donne; si spingerà fino al punto di dire che tutte le (altre) donne sono brutte, diciamo pure orrende; che nessuna donna suscita interesse ed esercita influenze di alcun genere… ; insomma, il pianeta è deserto: è rimasta, sostanzialmente, una sola donna; la sola donna che sia degna del nome è quella che abbiamo di fronte: l’unica degna di rispetto e di ammirazione: l’unica che ameremo: con qualche sforzo, è facile concludere che l’ameremo per sempre: basta esprimere disprezzo e disgusto per le altre donne e il gioco è fatto: siamo diventati maschi seri, attendibili, rispettabili, desiderabili. Possiamo sposarci!

Ciò che resta è menzogna. Ad esempio, occorrerà masturbarsi in segreto, quando  non se ne può più (e questo lo fanno proprio tutti, Papa compreso, perché la produzione spontanea di sperma genera un fastidio che solo con la masturbazione è possibile ‘curare’: nessun maschio può evitare di masturbarsi quando non sia possibile avere una vita sessuale regolare. Chi condanna l’onanismo è un pazzo criminale, che andrebbe rinchiuso su un’isola deserta e abbandonato lì per il resto dei suoi giorni, perché non noccia all’umanità, maschilmente intesa qui).

Adesso va di moda sparare sciocchezze sul sesso in calo e sulla castità e sulla rinuncia: il calo della libido è causato da inquinamento e da cibo adulterato: i maschi sognano ad ogni piè sospinto una femmina, selvaticamente intesa, un corpo d’amore, come lo chiamava nel 1968 d.C. Norman Brown. Tutto il resto è Thanathos, Morte. La mortificazione della carne può andar bene per chi è in pista per diventare santo. I  ragazzi non debbono diventare santi. Debbono diventare uomini. Per questo, occorrono donne vere, che siano capaci di dire sì. Le altre non servono a niente. Naturamente, non mettiamo nel conto il gioco d’amore, le schermaglie d’amore che hanno sempre contraddistinto la vita di coppia. E nemmeno ci fermeremo a considerare la condizione aspra delle donne narcisiste, cioè affette dal disturbo di personalità che comporta anaffettività. Di esse si è occupata spesso la cronaca nera, quando hanno levato la mano contro figli, genitori, se stesse. I ragazzi sanno che i dinieghi possono venire anche da persone disturbate nella personalità, che forse non riusciranno ad amare veramente mai nessuno? Di qui la pericolosità del dogmatismo femminile, che porta oggi ogni donna a credere di essere superiore a tutti gli uomini!

La tendenza crescente da parte delle donne a fare i maschi, imponendo ai maschi di non essere maschi, è stata definita efficacemente scomparsa delle donne: le donne hanno smesso di fare le donne. Ad esempio, vanno in giro in pantaloni, nascondendo così i vezzi del corpo che traspaiono solo attraverso gonne, camicette e altra biancheria femminile discorrendo: le mie alunne erano convinte del fatto che i pantaloni sarebbero più ‘erotici’ delle gonne! Avanzano con la fronte rivolta verso il cielo – di una donna siffatta nella mia città si dice che avanza ‘cricca cricca’, che forse vuole dire, come un galletto nel pollaio che si pavoneggia tra le galline! -, sprezzanti nei confronti dei maschi malcapitati che dovrebbero solo lasciarsi sottomettere da loro che, ahimè!, quando aprono bocca fanno il verso della gallina più che quello del gallo. Volgarmente parlando, i maschietti scafati e disincantati – quelli che hanno in programma di scoparsele tutte le donne -, dicono delle donne scomparse che sono convinte di avercela solo loro: non si accorgono che nel frattempo milioni di uomini italiani vanno a puttane o si cercano una straniera, non importa se attratta dal denaro e dal bisogno di sistemarsi. All’obiezione di chi sostiene che le straniere pensano solo ai soldi del maschio grullo italiano, è facile rispondere con le donne più colte che non hanno paura di ammettere che tutte le donne pensano al denaro: non lo mettono all’ultimo posto. Una prova del disinteresse femminile per la materia è dato dal fatto che tutte, appena intravvedono una ‘sistemazione’ all’orizzonte, incominciano a pianificare l’acquisto della casa. I maschi che mi circondano si sono rovinati tutti economicamente per comprare la casa (alle loro donne).

Materia interessante quella relativa al genere umano maschile e al genere umano femminile – escludendo per un po’ gli altri tre sessi, come sono stati riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: gay, lesbiche, trans. Divertente l’autoritarismo – che sconfina nell’eretismo mentale oggi prevalente tra le donne – di chi afferma che “non si può generalizzare”: come dire che non si possono usare i concetti! Una conferma dell’inferiorità costituzionale femminile, se si insiste nel dire che non bisogna usare i concetti: non li sanno usare? o della stupidità femminile, più diffusa di quanto non si creda. In una società matrizzata e berlusconizzata, in cui tutti sono ridotti alla condizione di consumatori, come dice Risé, prevale il modello materno-infantile del consumo: ci vogliono imbecilli e sottomessi. Vogliono solo ‘femmine’ che consumano felici e contente. E vorrebbero toglierci pure la sessualità, il sesso, materialisticamente inteso, che è l’unico modo sano di intenderlo. Il resto è castrazione mentale (dei maschi, s’intende).

La libido maschile non sceglie. Gli ormoni si impennano con tutte le donne.

Perché non possiamo non dirci bonobo.

Questa voce è stata pubblicata in Chi noi siamo, Il genere umano maschile. Contrassegna il permalink.