IMPARARE A LEGGERE (16): In cammino verso il linguaggio delle solitudini

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Martedì, 29 marzo 2011

La solitudine è una condizione ineliminabile dalla vita: e in essa si riflettono desideri di riflessione e di contemplazione, di tristezza e di angoscia, di silenzio e di preghiera, di attesa e di speranza. – EUGENIO BORGNA

Forse sarei più sola
senza la mia solitudine.
EMILY DICKINSON

[Presentazione del libro, dal sito della Casa editrice Feltrinelli ] In questo suo libro Eugenio Borgna assume come filo conduttore della sua personalissima esplorazione dei molti modi di stare al mondo una delle condizioni esistenziali più difficili da descrivere nella sua ricchezza e problematicità. Molti sono infatti i modi d’essere della solitudine e i suoi linguaggi. C’è una solitudine interiore che è fonte di conoscenza di sé e meditazione, una solitudine creatrice e positiva in cui si cela una domanda di serenità e di speranza. E c’è una solitudine dolorosa, negativa, che isola e separa dal mondo, una solitudine che si genera nella malattia, nel dolore dell’anima e del corpo, nella perdita della speranza. E di ognuna di queste due opposte solitudini esistono poi molti vissuti diversi. Eugenio Borgna prende per mano il lettore e con lui attraversa questi mondi. La sua parola sottile ed elegante, la sua delicatezza nell’avvicinare e restituire al lettore le emozioni più severe e la viva intensità con cui sa ricreare lievi vissuti di gioia e felicità rendono questo libro un prezioso viatico per comprendere quanto profonda e spesso ignorata sia la vita interiore, sempre più divorata dalla mondanità e dalla ricerca di mete nutrite di illusioni e apparenze. Non mancano in questo libro le osservazioni e i suggerimenti rivolti a una psichiatria che sappia farsi carico dei silenzi del paziente e della sua domanda di ascolto. Non mancano spunti personali, e richiami alla poesia come accesso privilegiato all’interiorità. Ma soprattutto non mancano l’intensità e l’intelligenza con cui Eugenio Borgna sa creare un colloquio con i suoi ormai innumerevoli lettori.

Eugenio Borgna e Umberto Galimberti presentano La solitudine dell’anima [video]

RadioFeltrinelli – Podcast sulle sofferenze dell’anima di Eugenio Borgna: Presentazione de La solitudine dell’anima [audio]

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Non siamo fatti per essere soli

La solitudine, il desiderio di solitudine, non può se non costituire il momento diastolico della vita; e ad essa si accompagna la nostalgia della relazione con gli altri. non siamo fatti per essere soli ma per essere impegnati in orizzonti di senso che ci è possibile riscoprire solo in correlazione continua con il destino degli altri, e che ci consentono di realizzarci, così, fino in fondo. Mai soli e mai da soli. anche se non possiamo rinunciare alla solitudine e al silenzio come oasi, come pausa, dalle quali rinasca, e si rinnovi, ogni volta il dialogo infinito con se stessi e con gli altri: con Dio se la parola della speranza paolina è in noi. Nella solitudine si è soli e non si è soli; nella misura in cui essa sia intenzionale, o imposta, lontananza dal mondo, delle persone e delle cose, o non invece libera scelta. che segua il cammino misterioso verso l’interno.

EUGENIO BORGNA, La solitudine dell’anima, FELTRINELLI 2011, pag.36

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