CAMMINARSI DENTRO (193): Il passo segreto che non ti ferisce

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Domenica, 8 maggio 2011

E’ accaduto il 5 maggio. Si discuteva di amicizia al termine della prima giornata di formazione, alla Cascina di Milano, nel Parco Lambro. Bisognava riferire su una o più foto portate con sé da casa che illustrassero un’amicizia importante. Lei ha tirato fuori una cartolina dietro la quale aveva riportato versi della canzone di Angelo Branduardi, Il funerale:

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Se viene la sera/ compagno non avrai / da solo farai la tua strada… / E allora la prima sarà la faina, verrà per portarti paura. Se non la fuggirai sorella ti sarà, è lei che conosce il passo segreto che non ti ferisce.

Per una ragione che mi sfugge, il testo originale di Branduardi è diverso nella parte finale del brano: è lei che davvero conosce / l’ordine segreto che il fiume conduce / per il tuo passo il sentiero sicuro.

Come accade spesso nella vita della cultura, un testo modificato, personalmente parafrasato, acquista un suo valore che quasi non è più riconducibile all’originale da cui si discosta. Io ho provato addirittura delusione di fronte al testo di Branduardi, perché già preso da quello che avevo ricevuto in dono assieme agli altri Educatori, che hanno potuto ascoltare dalla viva voce dell’Educatrice che lo leggeva per noi dalla cartolina di 15 anni fa dedicata a un amico.

La faina che ci porta paura è forse la vita stessa, alla quale ci affacciamo spaventati, a volte, perché la bellezza si mostra a noi dall’inizio con il suo ‘tremendo’: porta scompiglio nel nostro cuore con le sue promesse. Dalla parte nostra, risponderemo con la macchina delle illusioni, che metteremo subito in moto non appena un barlume di felicità riusciremo ad intravvedere nello sguardo, nelle attenzioni che ci saranno rivolte magari senza intenzione alcuna, se non quella di comunicare una presenza.

Se viene la sera, compagno non avrai, da solo farai la tua strada… mi fa pensare a una sorta di viatico lasciato a qualcuno da cui ci siamo separati, ma a cui vogliamo ancora bene, tanto da raccomandargli di affrontare la sera senza affanno: provvedono i versi che seguono a chiarire il tono di quello che abbiamo appena trascritto.

Se non la fuggirai, sorella ti sarà: è lei che conosce il passo segreto che non ti ferisce. Se egli riuscirà a vincere l’iniziale timore, scoprirà nella ‘faina’ addirittura una sorella, una compagna di strada. Essa lo guiderà lungo i sentieri della notte. Saprà essere per lui la figura che salva: procedere insieme non sarà rischioso. I suoi passi accorti lo condurranno lungo sentieri che lo metteranno al riparo dalle insidie della notte.

Tutta la nostra vita è nell’istante eterno che precede la decisione di non fuggire. Ciò che più costituisce motivo di pericolo si rivela per noi occasione di salvezza. Siamo in attesa di chi ci prenderà per mano e ci guiderà oltre lo sconcerto che suscita in noi la notte. Attendiamo colei che sa.

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Testo completo della canzone: Se viene la sera compagno non avrai, da solo farai la tua strada… E allora la prima sarà la faina, verrà per portarti paura. Se non la fuggirai, sorella ti sarà, è lei che davvero conosce l’ordine segreto che il fiume conduce, per il tuo passo il sentiero sicuro. Se viene la sera compagno non avrai, da solo farai la tua strada… Sarà solo allora che da te verrà il lupo, verrà per portarti paura. Se non lo fuggirai fratello ti sarà, è lui che davvero conosce il passo segreto che il monte ferisce, per il tuo capo il riparo sicuro. Seguendo la via che va verso il lago, tu troverai la sorgente, ritroverai la collina dei giochi, e là tu deponi il tuo cuore.

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