Eulabeia > Prendere bene tutte le cose

In queste ore, in cui il pensiero va a Jesi, dove si sta spegnendo dolorosamente in Ospedale Pina, una grande Educatrice di Exodus di 47 anni, viene in mio aiuto la riflessione di un’amica lontana. Jacques Derrida ha scritto sul modo in cui si vive il distacco dagli amici: non dovrebbe costituire motivo di dolore il fatto che se ne vadano. Eppure, non è sempre così. Certo, l’eredità è grande, i ricordi sono tanti, usciamo arricchiti e fortificati dall’esempio della sua tempra morale. Il modello di Educatrice che è stata resterà per sempre. La sede da lei diretta non cesserà di ispirarsi a lei, al suo stile educativo. Ci racconteremo i mille episodi che la riguardano, per farla vivere ancora. Ci abbandoneremo al pianto silenzioso. Chi sa pregare pregherà. Canteremo tutti insieme le nostre canzoni d’amore. Pronunceremo il suo nome. Si farà silenzio nello stesso istante in cui decideremo che tutti insieme dovremo salutarla. Ci conforteremo per la sua perdita. Ci consolerà il pensiero della sua fede adulta, dell’amore vero di cui era capace. Il pensiero della sua mente ospitale ci accompagnerà. I sensi di un’amicizia profonda e sincera spireranno a lungo nell’aria. Ci aiuteranno a durare ancora, ché soltanto lo spirito delle anime grandi muove il mondo: avremo una ragione in più da dare ai ragazzi che hanno paura di non farcela e che cercano di dare un nome al loro inferno assieme a noi. Ora è tempo di tacere. Il pensiero riconoscente deve essere rivolto soltanto a lei.

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